giovedì 7 marzo 2013

I guai con le Botti


Non può andare sempre tutto nel verso giusto, soprattutto a noi hb sempre un pò improvvisati qualche problema può sempre venire fuori, questa volta è stata la botte che mi sta facendo venire l'esaurimento, ma partiamo da dove ero rimasto qualche settimana fà:
La botte che avevo precedentemente messo a bagno e cercato di rinvenire, dopo circa 20 giorni di continui cambi di acqua non dava più segni di perdite da nessuna parte, quindi ero oramai pronto per riempirla, così mi preparo , svuoto la botte dall'acqua che conteneva, la sciacquo con acqua calda e metabisolfito, poi provvedo ad un nuovo risciacquo e la lascio capovolta per farla sgocciolare, preparo l'occorrente per il travaso e l'imbottigliamento dell'affumicata e prima di immettere il priming per l'imbottigliamento riempio la botte e poi procedo con le bottiglie.
La sera vado a fare un controllino nella mensola della cantina dove c'è la botte per vedere se avesse fatto qualche gocciolina e scopro che oltre a una gocciolina ce n'erano molte altre, moltissimo mosto, almeno mezzo litro O_O , troppo per i miei gusti e una doga continuava imperterrita a gemere, non potete immaginare come ha vibrato la cantina.... così il giorno dopo decido di riportare la botte in casa in modo da studiare bene il problema e vedere il modo di affrontare la cosa, in sostanza due doghe non si sono allargate abbastanza e tra di loro ci passa troppo liquido,
 
a questo punto decido di procedere come fanno spesso i produttori di vin santo casalinghi che si adoperano con stoppa e mastice per andare a riempire quei vuoti che si creano, nel pomeriggio trovo tutto il necessario per l'operazione e mi metto con molta calma (per questo lavoro ci vuole pazienza), dopo un paio d'ore riesco a fare questo lavoro un pò arrangiato, nel mentre che finisco di chiudere la perdita o la bellissima sorpresa che dalla parte opposta della botte se ne stà formando un'altra....
beh si vede che non è nata proprio benissimo, così mi dedico a quest'altra perdita e dopo un pò si arresta, così molto tranquillo mi riposto tutto in cantina.
Il giorno dopo scendo per dare un controllo generale al lavoro... diciamo che la mia esclamazione " eh vabbè allora lo fai apposta..." può rendere l'idea, le doghe che avevo ricoperto di mastice stavano perdendo dai pori sui lati, stanco di perder tempo ho deciso che non gli farò più nulla e lascerò fare alla natura il resto del lavoro.
Ad oggi dopo circa 10 giorni posso dire che il tempo ha fatto abbastanza bene il suo corso e "sembra" perdere molto poco, una gocciolina ogni tanto, forse riuscirò a ritirare fuori da questa botte, via rubinetto, almeno un 13-13,5 litri.
Speriamo.
Al Prossimo aggiornamento

1 commento:

  1. Il legno resta "vivo", lavorarlo su un lato solo non aiuta se fatto in tempi brevi. Basti pensare che un tempo i mobilieri lasciavano le assi alle intemperie per un anno intero prima di iniziare a farci navi o mobilio di pregio. La cosa migliore sarebbe quella di immergere la botte interamente in acqua per qualche giorno, poi lasciarla asciugare e rifarlo. Solo dopo passare alla sanificazione interna.
    Se non si procede in questa maniera si rischia di avere le tavole più elastiche all'interno e rigide all'esterno. Uno stress per il legno e nessun guadagno per la birra/birraio.

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